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GINNASTICA POSTURALE

Posture lavorative e di studio errate, sedentarietà, uso dei nuovi supporti tecnologici di comunicazione, di lavoro e di svago (smartphone, tablet, ecc.) hanno abbassato notevolmente l’età di insorgenza dei disturbi della colonna, innalzando il numero delle persone che ne soffrono, con conseguente aumento del ricorso ai farmaci. L’adattamento del corpo alle nuove posture non è sinonimo di benessere e a lungo andare si può manifestare un disagio posturale che può diventare cronico, limitando fortemente le attività quotidiane anche più semplici. La Ginnastica Posturale agisce efficacemente per spezzare questo circolo vizioso, attraverso un progetto cinesiologico[1] mirato a farti acquisire la capacità di prevenire e gestire eventuali disturbi futuri, recuperando gli schemi motori fisiologici e impostando una corretta rieducazione ergonomico con l’ambiente nelle attività della vita quotidiana.

LA GINNASTICA È ATTIVA

“Ginnastica” è un termine che riporta immediatamente al movimento e proprio attraverso di esso si riconduce il corpo da una condizione di ipocinesia, rigidità e movimenti limitati, ad una ritrovata motricità naturale e fisiologica consona al proprio stile di vita, contribuendo a migliorarlo. Le sedute prevedono un approccio personalizzato per ciascun paziente, che in base all’attuale condizione fisica sperimenta l’ascolto del proprio corpo, individuando con il posturologo il proprio limite, spesso imposto dalla paura di sentire il dolore, cercando di superarlo insieme e rieducando in modo antalgico il movimento fisiologico temporaneamente perduto. Per questo intendiamo il ciclo di ginnastica posturale come un percorso ri-educativo, che non ha una durata prefissata di sedute, ma segue i continui progressi del paziente e si adatta alle sue esigenze, età e stile di vita, in un vero e proprio processo di apprendimento[2] permanente che continuerà a casa con la scheda di esercizi di mantenimento personale consegnata a fine percorso. Infatti, fin dalla nascita, ogni movimento che effettuiamo è frutto di un apprendimento scaturito da un processo neurologico inconsapevole di percezione del proprio corpo e dell’ambiente (gravitazionale)[3] , dalla creazione di una immagine ideale del movimento e dalla sua programmazione motoria esecutiva (engramma)[4] , da cui scaturiscono numerosi tentativi di effettuare il movimento più simile al modello ideale, finché ciò, sotto meccanismi di controllo esecutivo, non avviene ed allora il movimento verrà memorizzato ed automatizzato. Per questo è necessario sperimentare il movimento attraverso la percezione del proprio corpo educandolo, attraverso l’ergonomia del movimento[5] , ad assumere posture economiche e vantaggiose in ogni attività quotidiana, in rapporto alla forza di gravità, altro elemento che influisce in maniera sostanziale sulla nostra postura.

PROGETTO CINESIOLOGICO

Il primo passo è la valutazione del sintomo, strumento indispensabile per studiare gli aspetti ergonomico-posturale e biomeccanico-funzionale della persona, ascoltarne le esigenze e l’anamnesi pregressa, al fine di ideare un progetto cinesiologico, cioè un programma motorio personalizzato e finalizzato. Questa fase è utile anche al paziente, che inizia a rendersi conto di quanto alcuni aspetti della sua quotidianità e del suo corpo, finora ignorati, siano invece importanti per il suo problema, scoprendo di non essere considerato soltanto una immagine radiografica!
Principi del progetto cinesiologico:
• Percezione e rilassamento muscolare della catena cinetica posteriore.
• Dissociazione femoro-pelvica.
• Gestione posturale lombo-pelvica attraverso l’allineamento dei blocchi funzionali ed il ripristino del ritmo lombo-pelvico.
• Allungamento mio-tensivo toraco-lombare (es. in decubito laterale o da seduti).
• Riequilibrio funzionale dei muscoli stabilizzatori della pelvi (muscolo trasverso dell’addome da supini ed in quadrupedia).
• Educazione ergonomica.

 

Gli esercizi vengono programmati dal posturologo che ha valutato il paziente e sono somministrati a corpo libero e con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi presenti in palestra, come palline propriocettive, cuscini sagomati, palloni di Bobath, tavolette propriocettive, spalliera, specchio, ecc.

Molti degli esercizi vengono svolti in autonomia sotto il controllo del posturologo, altri vengono guidati manualmente dallo stesso per ottenere una facilitazione del movimento ove sia necessario.

 

 

RIEDUCAZIONE ERGONOMICA

Per ogni paziente viene analizzato il contesto quotidiano e le attività principali svolte, soprattutto quelle che evocano maggiore dolenzia o causano più danni a lungo termine. In questo modo la rieducazione ergonomica diventa parte integrante del progetto cinesiologico, viene inserita negli esercizi proposti nelle sedute e indicati da ripetere a casa o durante le proprie attività, al fine di familiarizzare con le nuove posture apprese applicandole nella quotidianità e rendendole automatiche per un riassetto delle proprie abitudini motorie.
Ad esempio per gli studenti suggeriamo posture comode ed ergonomiche per studiare ed usare i supporti tecnologici correttamente; per le casalinghe come occuparsi delle faccende domestiche in modo economico e non dannoso, così via per impiegati, manovali, ecc.

CICLO TIPO DI GINNASTICA POSTURALE

Generalmente la prima prescrizione indica un ciclo di 10 sedute.
La valutazione viene effettuata 3 volte: una iniziale, una finale ed una a distanza di 2-3 mesi dal termine delle sedute. Ogni ciclo termina con la consegna del programma di mantenimento personalizzato da eseguire a casa.
Qualora si reputi necessario, viene suggerito di associare alla Ginnastica Posturale ulteriori trattamenti di terapia fisica, terapia manuale ortopedica, terapia fasciale, terapia osteopatica, applicazione di elastotaping, ecc., al fine di ottimizzare i risultati lavorando in equipe.

Sara Giovannelli – Posturologa

 

 

NOTE

[1](Massara, Ergonomics of the Posture System:biological-phylogenetic approach. Part I, 2010)

[2](Massara & Borgia, Coordinazione e sviluppo delle capacità coordinative: presupposti scientifici e proposte operative, 1989)

[3](Massara, Postura e movimento. Aspetti correlati ed inscindibili dello stesso fenomeno., 2008)

[4]Ibidem

[5](Massara, Fondamenti di cinesiologia applicata all’ergonomia del sistema posturale)

BIBLIOGRAFIA

Massara, G. (s.d.). Fondamenti di cinesiologia applicata all’ergonomia del sistema posturale. Massara, G. (2008). Postura e movimento. Aspetti correlati ed inscindibili dello stesso fenomeno. In G. Massara, T. Pacini, & G. Vella, Ergonomia del sistema posturale (p. 51-84). Roma: Marrapese. Massara, G. (2010, August). Ergonomics of the Posture System:biological-phylogenetic approach. Part I. Mediterranean Journal of Muscoloskeletal Surveys, 18(2), p. 42-47. Massara, G., & Borgia, W. (1989, Aprile – Giugno). Coordinazione e sviluppo delle capacità coordinative: presupposti scientifici e proposte operative. Alcmeone(2), p. 17-32.

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